Lo strato asportato può essere ossido, scorie oppure un rivestimento galvanico o plastico, etc. Al termine dell’operazione il materiale sottostante allo strato rimosso risulta completamente scoperto e con rugosità dipendente dalla grandezza della graniglia utilizzata, ma comunque molto accentuata in confronto ai normali valori tipici delle lavorazioni meccaniche.
Per questi motivi la granigliatura è uno dei procedimenti preferiti per preparare il pezzo alla successiva verniciatura. La granigliatura viene effettuata tipicamente su acciaio, ghisa, leghe metalliche in genere. Le granigliatrici sono caratterizzate da un tappeto mobile, guidato in modo da formare un’ansa nella quale si depositano i pezzi da trattare.
Durante il ciclo di lavoro essi espongono l’intera loro superficie all’azione dell’abrasivo proiettato da una o più turbine centrifughe poste sulla sommità della macchina. L’effetto combinato dell’abrasivo e della burattatura rende particolarmente efficace e veloce il lavoro di esso.
Impianti:
– Tre granigliatrici a tappeto in acciaio da 2000 kg
– Una granigliatrice a tappeto in acciaio da 3000 kg
– Una granigliatrice a tappeto in gomma da 400 kg
– Una granigliatrice manuale LAMEF
– Una granigliatrice a grappolo 1000×1500
– Una granigliatrice a grappolo 1500×2000